Per tutta Italia si scrive e si parla una lingua comune. E quegli stessi che ne fanno questione e ricerca, come lo fanno di grazia? Scrivendo in questa lingua medesima. Non è questo un imitar quel valent'uomo che girava affannato sulla sua cavalcatura in traccia appunto di essa? O quell'altro che s'era fatto portare il lume per vederci a battere il fuoco?
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