Evidentemente è giunta l'ora […] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli animali. Sappiatelo! Ricordatelo! […] Bisogna essere ciechi […] per non riconoscere che l'animale, nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.
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