Søren Kierkegaard

Frasi e aforismi di Søren Kierkegaard

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Søren Kierkegaard

Søren Kierkegaard

Søren Aabye Kierkegaard è stato un filosofo, teologo e scrittore danese, il cui pensiero è da alcuni studiosi considerato punto di avvio dell'esistenzialismo. La sua filosofia prese corpo da un doppio rifiuto, ossia il rifiuto della filosofia hegeliana e l'allontanamento dal vuoto formalismo della Chiesa danese.

Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.

L'angoscia si può paragonare alla vertigine. Chi volge gli occhi al fondo di un abisso, è preso dalla vertigine. Ma la causa non è meno nel suo occhio che nell'abisso; perché deve guardarvi. Così l'angoscia è la vertigine della libertà […].

La mia anima si rifugia sempre nel Vecchio Testamento ed in Shakespeare. Là almeno si sente qualche cosa: là son uomini che parlano. Là si odia! là si ama, si uccide il nemico, si maledice ai posteri per tutte le generazioni; là si pecca.

Le idee fisse sono come, per esempio, i crampi ai piedi – il rimedio migliore contro di esse è camminarci sopra.

La verità è una trappola: non riesci a ottenerla senza rimanere catturato; non puoi ottenere la verità in modo tale che tu la afferri, ma solo in modo tale che essa ti afferri.

Le seconde nozze sono soltanto una mediocre ristampa, una mediocre seconda edizione.

Chi vuol essere superiormente dotato, deve accettare anche che io gli addossi la responsabilità di poter essere anche più colpevole degli altri.

L'attesa è il cordone ombelicale della vita superiore.