Fabrizio De André

Frasi e aforismi di Fabrizio De André

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Fabrizio De André

Fabrizio De André

Fabrizio Cristiano De André è stato un cantautore italiano. Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso soprannominato anche con l'appellativo Faber. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura.

Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza?

Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni.

Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.

Benedetto Croce diceva che fino all'età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi, rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.

Genova è bella, ti accorgi che è bella quando sei lontano.

Ho capito che che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell’errore.

Non chiedete a uno scrittore di canzoni che cosa ha pensato, che cosa ha sentito prima dell’opera: è proprio per non voleverlo dire che si è messo a scrivere. La risposta è nell’opera.

Se i cosiddetti “migliori” di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po’ vivremmo in un mondo infinitamente migliore.