Stanislaw Jerzy Lec

Frasi e aforismi di Stanislaw Jerzy Lec

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Stanislaw Jerzy Lec

Stanislaw Jerzy Lec

Stanisław Jerzy Lec è stato uno scrittore, poeta e aforista polacco. Nato da un'agiata famiglia ebraica, ascesa allo status di casato aristocratico presso le autorità asburgiche. Internato in un campo di concentramento in Germania, vi rimase fino al luglio del 1943 quando il campo fu sottoposto a esecuzioni di massa. Fuggito grazie al travestimento con una uniforme tedesca, riuscì a raggiungere Varsavia dove poté unirsi al movimento partigiano locale. Alla fine del conflitto poté riprendere la sua attività di scrittore.

Occupa una posizione sociale. Contro chi?

L'eterno sogno del boia: i complimenti del condannato per la qualità dell'esecuzione.

«Sono figlia del sole» mi diceva una lentiggine sul naso di Tizia.

Se abbattete i monumenti, risparmiate i piedistalli. Potranno sempre servire.

La carriera dell'uomo nell'universo ci impone di chiederci se per caso egli non benefici di qualche raccomandazione.

Il peggior sporco è quello morale: istiga a un bagno di sangue.

Più d'un timoniere si circonda di zeri – assomigliano ai salvagente.

La Rivoluzione francese ha dimostrato che restano sconfitti coloro che perdono la testa.