La gente dice che dovrei accettare il mondo. Stronzate! Io non accetto il mondo.
Richard Stallman
Frasi e aforismi di Richard Stallman
Date valore alla vostra libertà, o la perderete, ci insegna la storia. "Non annoiarci con la politica", risponde chi non vuole apprendere.
Il coltivatore di marijuana medicinale e attivista Steve McWilliams si è suicidato lo scorso giugno, anziché affrontare sei mesi in prigione senza marijuana per alleviare il suo dolore cronico. Se mai vi troverete in una situazione simile, non uccidetevi in privato. Usate la vostra morte per colpire il tiranno. Dichiaratevi innocenti; dopodiché suicidatevi nell'aula di tribunale, con la giuria e i giornalisti a osservare, dopo aver sfidato il giudice gridando "Io sono un coltivatore di marijuana medicinale. State per trasformare questi 12 onesti cittadini nei vostri malvagi strumenti, ma io li salverò da voi. Possa la mia morte restare sulla vostra coscienza finché vivrete".
La pratica di definire il sistema GNU con "Linux" è proprio un errore. Vorrei pregarvi di compiere il piccolo sforzo necessario per chiamare il sistema GNU/Linux, aiutandoci così ad ottenere parte del riconoscimento. […] Perché dunque mi preoccupo di questa faccenda? Perché credo valga la pena di disturbarvi e forse farvi una cattiva impressione sollevando la questione del riconoscimento? Quando lo faccio, qualcuno ritiene che è per soddisfare il mio ego, vero? Naturalmente non vi sto chiedendo di chiamarlo "Stallmanix", giusto?
Il copyleft è usato con uno spirito di sinistra, uno scopo di sinistra: incoraggiare le persone a cooperare e ad aiutarsi reciprocamente e a dare a tutti la stessa libertà.
Sulla base di anni di conversazioni, mi sono convinto che una parte della causa del problema è la tendenza a chiamare il sistema Linux invece che GNU, e di descriverlo come open source invece che come software libero.
Non ho mai visto nessuno supporre che tutti i cittadini di New York siano colpevoli di omicidio, violenze, rapine, spergiuri o scrittura di software proprietario.
Steve Jobs, il pioniere del computer inteso come prigione resa cool, progettato per separare gli stolti dalla propria libertà, è morto. Come il sindaco di Chicago, Harold Washington, disse del corrotto precedente sindaco Daley, non sono felice che sia morto, ma sono felice che se ne sia andato. Nessuno merita di dover morire, né Jobs, né Mr. Bill, nemmeno le persone colpevoli di mali peggiori dei loro. Ma tutti ci meritiamo la fine dell'influenza maligna di Jobs sul computing. Purtroppo, quell'influenza continua nonostante la sua assenza. Possiamo solo sperare che i suoi successori, nel proseguirne l'eredità, siano meno efficaci.