Ho girato il mondo per 8 volte. Tra un concerto e l'altro ho visitato moltissimi ospedali ed orfanotrofi, ma questo naturalmente dai media non è stato detto. Non lo faccio per la stampa. Lo faccio di cuore. Ci sono moltissimi bambini in città che non hanno mai visto una montagna, che non sono mai andati su una giostra, che non hanno un animale domestico, che non hanno mai visto un cavallo o un lama. Per questo apro i cancelli e vedo quell'esplosione di felicità dai sorrisi dei bambini che vanno sull'otto volante e dico: "Dio, ti ringrazio!" Sento di aver guadagnato il sorriso compiacente di Dio, perché faccio qualcosa che rende altri felici.
Perché Peter Pan rappresenta qualcosa di molto speciale, per me. La sua figura ha a che vedere con tutto ciò che è l'infanzia: la voglia di restare bambini, la magia, il volo… tutto in lui ricorda la giovinezza, la meraviglia e la magia. E io, crescendo, non ho mai smesso di amarlo o di considerarlo speciale.
Quando sono in un albergo e nella strada ci sono migliaia di fan che mi chiamano, pernottano in sacchi a pelo e mi dicono quanto mi amano, ma io non posso uscire, mi sento prigioniero e così mi sento solo. A volte mi viene da piangere. Fuori c'è così tanto amore, ma ugualmente uno si sente prigioniero e solo.
Non c'è bisogno di dire che mi piace l'incontro fra i sessi: è un aspetto naturale della vita e io adoro le donne. Mi limito soltanto a credere che, quando il sesso viene usato come arma di ricatto o di potere, allora diventa il dono più ripugnante che Dio ci possa mai aver fatto.