Luigi Settembrini

Frasi e aforismi di Luigi Settembrini

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Luigi Settembrini

Luigi Settembrini

Luigi Settembrini è stato uno scrittore e patriota italiano. Settembrini fu collaboratore dell'Italia e de Il Piccolo e nel 1866 direttore de Lo Stivale. Il 6 novembre 1873 venne nominato senatore. Tra le altre sue opere si ricorda l'Elogio del marchese Basilio Puoti del 1847, le Opere di Luciano voltate in italiano pubblicate in tre volumi da Le Monnier tra il 1861-1862, Il Novellino di Masuccio Salernitano restituito alla sua antica lezione del 1874 e le Lettere dall'ergastolo, scritte per la massima parte alla moglie "Gigia".

Io non perdevo briciola di tempo, ed anche camminando per le vie leggevo Omero, e ne andavo ripetendo i versi: e poi a un tratto correvo col pensiero a lei, e mi scordavo d'Omero. Oh, chi mi ridona quegli anni, quegli studi, quei giorni d'amore e di speranza? Una sola volta in vita si studia bene, come una volta sola veramente si ama.

Io le voglio un gran bene a quella città di Catanzaro, e piacevolmente mi ricordo sempre di tante persone che vi ho conosciute piene di cuore e di cortesia, ingegnose, amabili, ospitali.

C'era stato il terremoto grande del 1832, e tutti ne parlavano con terrore, e mi mostravano le rovine in vari luoghi, e narravano fatti dolorosissimi. "Ah," mi diceva uno, "se non ci fossero i terremoti ed i briganti, la Calabria sarebbe il primo paese del mondo".

L'arte che tutti i calabresi sanno benissimo, dal più ricco all'ultimo mendico, è quella di maneggiare il fucile.

Quando le strade comunali, provinciali, e ferrovie metteranno i Calabresi in facili comunicazioni tra loro e con le altre genti d'Italia, allora si scioglierà quell'antica lotta chiusa in ogni paesello tra il proprietario sempre usuraio lì, e il proletario sempre debitore, si ammansirà quell'odio per oltraggi antichi che è la vera cagione del brigantaggio.

Quando quelle genti avranno lavoro, istruzione e giustizia, quelle loro nature sì gagliarde nei delitti saranno gagliarde nel lavoro, nelle industrie, nelle arti, nella guerra santa e nazionale. In nessuna contrada ho veduto più ingegno che in Calabria, lì schizza proprio dalle pietre, ma raramente è congiunto a bontà, spesso è maligna astuzia.