Emil Cioran

Frasi e aforismi di Emil Cioran

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Emil Cioran

Emil Cioran

Emil M. Cioran è stato un filosofo, saggista e aforista rumeno, tra i più influenti del XX secolo. Nato in Romania, dal 1933 al 1935 visse a Berlino, e dalla seconda guerra mondiale in avanti risiedette in Francia con lo status di apolide; scrisse i primi libri in lingua romena, ma dalla fine del conflitto scrisse sempre in francese e, nonostante questo non fosse il suo idioma di nascita, viene considerato da molti critici come uno dei migliori prosatori in questa lingua.

Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.

Il ruolo dell'insonnia nella storia: da Caligola a Hitler. L'impossibilità di dormire è causa o conseguenza della crudeltà? Il tiranno vigila – è ciò che propriamente lo definisce.

Camminare in una foresta tra due siepi di felci trasfigurate dall'autunno, ecco un trionfo. Che cosa sono al confronto suffragi e ovazioni?

Ci facciamo un'idea di noi stessi. Forti di quest'idea, andiamo da qualcuno che, ce ne accorgiamo subito, non la condivide affatto. L'umiliazione è sempre duplice: quella nei confronti degli altri e quella nei confronti di se stessi. È quest'ultima che spiega perché colpisce in profondità un essere.

Disprezzo il cristiano perché è capace di amare i suoi simili da vicino. A me, per riscoprire l'uomo ci vorrebbe il Sahara.

Noi moriamo in proporzione alle parole che spargiamo intorno a noi…

La verità, bisogna pur dirlo, è intollerabile, l'uomo non è fatto per sostenerla; così la evita come la peste. – Che cos'è la verità? Ciò che non aiuta a vivere. È esattamente il contrario di un aiuto. Quindi non serve a niente, se non a metterci in un equilibrio instabile, propizio a tutte le forme di vertigine.

Una constatazione che verifico, con mio grande rammarico, a ogni istante: sono felici solo coloro che non pensano mai, vale a dire coloro che pensano giusto il poco che basta per vivere.