Elie Wiesel

Frasi e aforismi di Elie Wiesel

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Elie Wiesel

Elie Wiesel

Eliezer Wiesel, detto Elie, è stato uno scrittore, giornalista, saggista, filosofo, attivista per i diritti umani e professore rumeno naturalizzato statunitense, di origine ebraica e poliglotta, nato in Romania e sopravvissuto all'Olocausto.

Una città assediata dove la gente si aggira come fantasmi, gli alunni non vanno a scuola e i professori non hanno nulla da insegnare. La gente non sa dove incontrarsi: la notte arriva troppo presto e l'alba troppo tardi.

Omicidio a sangue freddo e cultura non si escludono a vicenda. Se l'Olocausto ci ha dimostrato qualcosa, è che una persona può amare la poesia e comunque uccidere i bambini.

Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l'oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato.

Se con l'Olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha Dio per oggetto.

Volevano ad ogni costo uccidere l'ultimo ebreo sul pianeta. Oggi ci si potrebbe chiedere: perché la memoria, perché ricordare, perché infliggere un dolore tale? In fondo per i morti è tardi ma per i vivi no. Se non si può annullare il tormento, si può invece sperare, riflettere, prendere coscienza.

Chi ascolta un superstite dell'Olocausto diventa a sua volta un testimone.

Nella storia ebraica non ci sono coincidenze.