Coloro che amano, non solamente scusano i vizi nelle cose amate, ma li chiamano virtù; similmente coloro che odiano, non solo giudicano le virtù essere minori di quello che sono nelle cose odiate, ma le ruputano vizi, chiamando, verbi grazia, uno che sia liberale, prodigo, o scialacquatore, e uno ben parlante, gracchia o cicalone.