Ambrose Bierce

Frasi e aforismi di Ambrose Bierce

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Ambrose Bierce

Ambrose Bierce

Ambrose Gwinnett Bierce è stato uno scrittore, giornalista e aforista statunitense, tra i più noti della San Francisco a cavallo tra il 1850 e i primi anni del XX secolo. I dodici volumi dell'opera completa di Bierce, di cui il settimo volume era interamente costituito dal Dizionario del diavolo, vennero pubblicati fra il 1909 e il 1912.

Uomo. Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente. La sua occupazione principale è lo sterminio, non solo degli altri animali, ma anche della sua stessa specie: la quale, tuttavia, si moltiplica con tale tenacia, insistenza e rapidità da infestare l'intero mondo abitabile nonché il Canada.

Vanità. Tributo di uno stupido al merito del somaro che gli è più vicino.

Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.

Violino. Strumento per infastidire le orecchie umane con la frizione esercitata da una coda di cavallo sulle viscere di un gatto.

Volubilità. Reiterata sazietà di un affetto incostante.

Voto. Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.

Wall Street. Simbolo del peccato che viene debitamente stigmatizzato da tutti i peccatori in circolazione. Che Wall Street sia un covo di ladri è un credo ben radicato, e sostituisce la speranza del Paradiso per tutti i ladri e i disonesti falliti del paese.

Zanzara. Il germe dell'insonnia, da distinguersi comunque dalla coscienza, che è il bacillo della stessa malattia.