Ambrose Bierce

Frasi e aforismi di Ambrose Bierce

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Ambrose Bierce

Ambrose Bierce

Ambrose Gwinnett Bierce è stato uno scrittore, giornalista e aforista statunitense, tra i più noti della San Francisco a cavallo tra il 1850 e i primi anni del XX secolo. I dodici volumi dell'opera completa di Bierce, di cui il settimo volume era interamente costituito dal Dizionario del diavolo, vennero pubblicati fra il 1909 e il 1912.

Mortalità. La faccia dell'immortalità che noi conosciamo.

Mulo. Un ripensamento della Creazione.

Naso. L'estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui; da qui alcuni fisiologi hanno tratto che l'illazione che esso sia privo del comune senso dell'odorato.

Natale. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù.

Nemico. Un astuto mascalzone che ti ha reso certi servigi scomodi da ricambiare.

Novembre. L'undicesima frazione di dodici parti di noia.

Nozze. Cerimonia nella quale due persone si impegnano a diventarne una, una persona si riduce al nulla, e il nulla da allora sarà più sopportabile.

Oblio. Il cimitero della fama, dove si raffreddano tristemente le più accese speranze. Qui gli autori più ambiziosi incontrano la loro opera senza alcun orgoglio e si ritrovano a faccia a faccia con i colleghi di maggior successo senza provarne invidia alcuna. Un dormitorio sprovvisto di sveglia.