Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.
La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi.
La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.
La vita è un banchetto, e la tragedia è che la maggior parte della gente sta morendo di fame.
L'accusato innocente teme la sorte, non i testimoni.
Le leggi devono essere giustificate da qualcosa di più della volontà della maggioranza. Devono basarsi sull'eterno fondamento della giustizia.
Non sempre abbiamo abbastanza forza da sopportare i mali altrui.